Gay & Bisex
Il trenino
di gio56
27.06.2021 |
11.642 |
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"Nel mentre eravamo intenti ai nostri giochi, il campanello d’ingresso suona tre volte brevi e ci fa interrompere i giochi..."
Con Gio' ormai riuscivamo a vederci quasi ogni mese, ci incontravamo nella sua casetta al mare, tra Brindisi e Lecce e per questo avevamo una pausa in luglio ed agosto a causa dell’utilizzo da parte della famiglia…. Scopavamo sul letto matrimoniale ogni volta che ci incontravamo e ogni volta egli si dedicava con devozione al mio cazzo. Ci si metteva d’accordo su skipe ed il giorno convenuto, almeno un’ora prima del mio appuntamento di lavoro, mi presentavo da lui. Appena dentro, se avevo necessità, mi andavo a sciacquare in bagno, ma il più delle volte mi ero già lavato a casa prima di uscire, quasi un’oretta prima, quindi mi recavo in camera ed iniziavo a spogliarmi. Anche Gio’ si spogliava e spesso finiva prima di me, tanto da buttarsi subito di faccia sul mio cazzo, ancora negli slip…ed iniziava a leccare e mordicchiare la sagoma che non tardava a crescere… Per non farmi bagnare oltre gli slip, li sfilavo, liberando il cazzo che in men che non si dica, veniva nuovamente catturato dalla bocca del famelico amico che sembrava sempre un drogato del cazzo che, in astinenza da tempo, finalmente riusciva ad avere la sua dose.“Ohhhhh, Gio', cavolo fai piano, vuoi far finire subito il gioco? Se fai così, con tanta foga mi fai sborrare subito, non lo vuoi avere anche nel culo oggi?” e così dicendo si da una calmata, si stacca dal cazzo e mi dice di salire sul letto a carponi, cosa che faccio immediatamente, pregustando già il suo consueto servizio al mio culo (leggi il racconto precedente “Rimming" se vuoi saperne di più). Infatti è la sua curiosa ed esperta lingua che sento giocare intorno e dentro il mio buco… poi prende il cazzo dal mezzo le mie gambe e lo tira verso di lui, segandolo e succhiandolo e alternando le sue attenzioni con la bocca e la lingua, un po’ al buco, alle palle ed al cazzo che sono costretto più volte a toglierlo dalle fauci per non rischiare di sborrare. Nel mentre eravamo intenti ai nostri giochi, il campanello d’ingresso suona tre volte brevi e ci fa interrompere i giochi.
“Tranquillo è Luigi, mi dice Gio’, ti avevo avvisato che forse ci raggiungeva no?”
Lo guardo stranito, poi mi illumino…”ahhh, siii, mi avevi chiesto un po’ di tempo fa se potevi far venire un tuo amico, ma anche se ti avevo risposto che non avrei avuto problemi, sempre che non dovessi guardarmi le spalle…non mi aspettavo venisse oggi”
“Bah, scusa mi pare che te lo avevo detto, forse mi è sfuggito” mi dice mentre si rinfila i pantaloni ed esce nell’atrio per aprire il cancello.
Pochi secondi dopo rientra e dietro di lui un signore minuto, quasi calvo che come mi vede (ero completamente nudo sul lettone) mi dice “ciaooo", mentre i suoi occhi, mi accorgo, in mezzo secondo scendono, dal mio viso verso il mio cazzo, che aveva perso un po’ di vigore, visto che era stato abbandonato improvvisamente e poi con un gran sorriso: Piacereeee, sono Luigi… ed inizia a spogliarsi in gran fretta.
“Giovanni, rispondo…piacere…”
Devo dire che mi sento un po’ in imbarazzo quando Luigi, non ancora nudo del tutto, si gira verso Gio', ormai di nuovo senza veli e lo bacia con molta foga limonando sfacciatamente e stringendogli il pacco. Nel mentre erano avvinghiati, si buttano sul letto, al mio fianco. Gio' lo posiziona a pecora, levandogli le mutande, ed inizia a leccargli il culo e Luigi si protende timidamente verso di me, cercando di raggiungere il mio cazzo, operazione che agevolo, infilando il mio bacino sotto la sua faccia.
“Porca troia! Sei affamatissimo…” gli dico dopo pochi secondi che aveva preso possesso del cazzo, il quale era di nuovo bello duro e stava subendo una veloce centrifuga nella bocca di Luigi. Non mi caga per nulla, continua imperterrito a succhiare e leccare come non ci fosse un domani e sono costretto a levarglielo dalle fauci ed in affanno lo avviso che se continua con quel ritmo, il gioco termina presto. Quindi si ferma, mi guarda trafelato e mi chiede se potesse leccarmi il buco… “CAZZO, non vedo l’ora di capire se sei più bravo tu, come mi ha raccontato Gio' oppure lui a farmi godere con la lingua nel culo!”
Mi giro anche io dandogli il mio culo in faccia, cosa che sembrava aspettare con ansia, vista la velocità con cui fionda la sua bocca e sfoderando la sua lingua, sul mio buco che iniziava a vibrare dal piacere procurato.
Lo strano trenino che avevamo creato sul lettone, avrebbe richiesto uno spazio maggiore perché Gio' in coda, era sul bordo del materasso e probabilmente non era più in equilibrio oppure era stanco di slinguazzare il buco di Luigi, tanto che lo vedo fare il giro del letto, salire dalla mia parte e messosi di schiena, striscia sotto di me e si fagocita il mio cazzo iniziando a leccare e succhiare dalla cappella ai coglioni…
“PORCA TROIAAAA, anzi porche troie devo dire, cosi mi svuotate di qualunque traccia organica nella zona” gli dico mentre mi sentivo davvero in balia di due assatanati ed affamati di cazzo e faticavo a trattenere la sborra che sentivo già premere per schizzare. Probabilmente Gio' che mi conosce bene, comprende che è il caso di darmi tregua per terminare almeno con una scopata e mi libera il cazzo dalla sua bocca e chiede di fare lo stesso a Luigi che sembrava mi stesse scopando con la lingua…
In affanno ci guardiamo un attimo tutti e tre e Gio' facendo un cenno d’intesa a Luigi, mi propone di provare il culo dell’amico, cosa che a me non dispiace affatto, tant’è che inizio ad infilarmi un preservativo mentre i due si posizionano in un 69, Luigi ha l’uccello in bocca di Gio' mentre lui gli lavora il buco con la lingua… io li guardo per un po’ e poi decido di posizionarmi in prossimità del culo di Luigi il quale appena mi sente armeggiare con il preservativo, protende le chiappe verso di me, ed inizia a scodinzolare cercando il mio cazzo. La cosa non tarda, infatti, appena ho indossato il cappuccio di lattice, avvicino la punta della cappella nel solco, tra le natiche, ed inizio a spennellare su e giù 3, 4 volte e poi mi soffermo sul buco che stuzzico facendo un massaggio circolare soffermandomi qualche attimo al centro del buco, che mi accorgo facendo una leggera pressione, che non sia tanto stretto, anzi, mi dà l’impressione che sia abbastanza lento, tanto che alla sosta successiva, spingo un po’ di più e improvvisamente il leggero ostacolo cede ed in un secondo i miei coglioni pieni sbattono sulle natiche di Luigi che lancia un gridolino, più di piacere che di dolore.
“Oooooooh, mmmmmm, sssiiiiiiiii, mi hai sfondatoooo" mi dice mentre sto fermo a premere la sua prostata.
In verità mi sembra di essere precipitato in una voragine, Luigi è abbastanza largo, ma inizia a muoversi ed a sollecitare i colpi del mio cazzo che infatti inizio, come mio solito, a sfilare lentamente, arrivare a sentire la cappella che quasi supera l’anello più stretto ad uscire e sbammmm di nuovo dentro fino in fondo, poi ancora verso fuori quasi ad uscire e sbaaammmm di nuovo dentro e cosi via aumentando il ritmo.
Nel frattempo che entravo ed uscivo lentamente non potevo fare a meno di sentire le lingua di Gio' che continuava ad assaporare il culo di Luigi, l’asta che entrava ed usciva e le mie palle, questo almeno finché il ritmo veloce non l’ha di fatto estromesso.
Io ero ormai una furia che martellava la prostata e ad ogni colpo il troione gemeva di piacere, cosa che mi faceva cercare di non perdere il ritmo e la concentrazione per non sborrare, ma mi veniva difficile, mentre vedo Gio’ che viene davanti al letto e si infila di spalle sotto Luigi fino ad arrivare ad ingoiare il suo cazzetto, cosa che fa anch’egli con il cazzo che si ritrova a portata di bocca, così da ritrovarci tutti e tre con il proprio cazzo impegnato a godere.
La giostra tra gemiti e mugolii dura pochi altri minuti fino a che io inizio ad urlare e godere dando dei colpi di cazzo ancora più in profondità nel culo di Luigi che sento gemere ancora più forte, così come anche Gio’. In pratica sentirmi godere aveva portato a venire anche gli altri due.
Io esausto mi ritiro e mi accingo ad andare in bagno a sciacquarmi, nel frattempo vedo i due, ancora con la bocca piena della loro sborra che si avvinghiano l’uno all’altro unendo le bocche e scambiandosi il frutto estratto con tanto gusto dai loro coglioni…
ANCHE questo racconto, come gli altri è un ricordo di essperienza vissuta. Se volete, mi farebbe piacere ricevere un vostro commento, GRAZIE!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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